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La Storia

L'origine del borgo  è strettamente correlata all'edificazione del castello medievale ad opera della famiglia Orsini a cui appartennero le numerose terre della contea dei Marsi e del ducato di Tagliacozzo[. La fortezza venne edificata in posizione strategica e in contatto visivo con le analoghe strutture militari come quella limitrofa di Roccacerro, quella di Girifalco a Pagliara situata più a sud, quelle di Tagliacozzo e San Donato situate a fondovalle, svolse un ruolo di tipo difensivo oltre che di controllo, in particolare dei confini posti nella Marsica tra il regno di Napoli e lo Stato Pontificio.

Nel Basso Medioevo il paese risultò governato da diversi feudatari, tra questi Teodino, figlio di Oderisio della famiglia De Pontibus,legata ai conti Berardi. Lo storico Muzio Febonio nella sua opera Historiae Marsorum ha riportato che Tremonti venne governata da ben cinque signori. Dalla prima metà del XIV secolo agli ultimi anni di quello successivo gli Orsiniesercitarono la propria signoria nel territorio del ducato di Tagliacozzo, mentre alcuni documenti di Federico I di Napoli datati a cominciare dal 1495 attestano il controllo del territorio in favore di Fabrizio I Colonna[18]. La famiglia Colonna mantenne il possesso del ducato di Tagliacozzo e di Albe per più di tre secoli.

Il primo catasto di Tremonti risale al 1674, mentre lo stemma storico del paese raffigura tre cime al centro di un campo argentato attestando l'autonomia di cui poté godere il centro, mentre a seguito dell'eversione feudale venne incluso nel territorio comunale di Tagliacozzo. A seguito della proclamazione della Repubblica Napoletana alcune unità militari borboniche sconfitte dai francesi si rifugiarono a Tagliacozzo e successivamente prelevarono da Tremonti tre cittadini che vennero giustiziati a fondovalle.

In particolare tra il XIX e il XX secolo i cittadini residenti vivevano a Tremonti solo per pochi mesi, mentre durante l'inverno si spostavano con le greggi dando vita alla transumanzaverso l'Agro romano.

Il paese danneggiato dal terremoto della Marsica del 1915 subì specie durante il XX secolo il fenomeno dell'emigrazione passando dai 541 residenti del censimento del 1881,alle poche decine di abitanti del secolo successivo.

Monumenti
Ruderi del castello Orsini

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Chiesa Sant'Antonio da Padova

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Fonte con monumento ai caduti

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